In Senza soluzione di continuità, l'autrice e ricercatrice Maxine Bédat esplora i modi in cui l'industria della moda inquina il nostro ambiente e sostiene l'ineguaglianza globale attraverso una lunga storia di pratiche commerciali non etiche.

La maggior parte di noi non sa dove vengono fatte le nostre vesti, tanto meno come vengono fatte.

Quando Maxine Bédat stava rifornendo la sua piattaforma di e-commerce, ha cercato di trovare abiti fatti eticamente. Ha scoperto, tuttavia, che anche i brand raramente conoscevano tutta la storia dei loro capi di abbigliamento.

Bédat ha lanciato il New Standard Institute. Questo think tank ricerca l'impatto dell'industria della moda sul commercio globale e sull'ambiente.

Nel 2021 di Senza soluzione di continuità, Bédat segue la produzione di abbigliamento. Dalle fattorie e dalle piattaforme petrolifere che generano le materie prime, attraverso le fabbriche e i centri di distribuzione, fino ai siti di discarica dove vivono i vestiti scartati.

Esplorando il modo in cui i nostri vestiti vengono fatti, Bédat svela il lato oscuro dell'industria della moda. La sua esplorazione chiarisce anche i legami della moda con la crisi climatica e l'ineguaglianza globale.